Si chiama Cristiano Callegari, ma chi lo conosce in rete lo chiama Zio Burp. Per lavoro si occupa di comunicazione e contenuti, per hobby ha un blog che scrive dal 2003. E’ qui che si racconta come babbo (Alice, 10 anni e Viola, 4) e condivide le sue passioni, in particolare per musica, libri e scrittura. Zio Burp, che nel tempo libero coltiva l’orto sul balcone, suona il piano e scrive storie (nel suo blog ne trovate qualcuna da scaricare in formato pdf), ci regala un punto di vista “diverso” sul crescere i figli: non sono molti, infatti, i papà-blogger!
Ecco i suoi consigli, che come lui ha precisato “naturalmente non riguardano la gravidanza o il diventare mamma. Però, insomma… c’entrano con l’essere genitori!”:
1. Non sottovalutare La capacità di osservazione e la memoria dei tuoi figli. Anche se all’inizio è semplice e divertente raccontargli frottole, arriverà un momento in cui la loro capacità di ragionare e di ricordare ti metteranno in difficoltà. Goditi quel momento e poi dacci un taglio con le frottole. E ricorda: loro ti studiano attentamente da quando sono al mondo. Quindi mille parole non valgono un buon esempio. Se per esempio vuoi che i tuoi figli leggano più libri, ebbene forse non basta ripeterglielo immobile dal divano da cui tutte le sere guardi la tv.
2. Non sopravvalutare Le tue forze e la tua pazienza. Quest’ultima in particolare è merce preziosa ma mettiti il cuore in pace: tutti la perdono, prima o poi. In casi gravi, abituati a contare fino a 5 e far detonare la carica in zona protetta.
3. Se hai bisogno d’aiuto Non aver paura né vergogna a chiedere un consiglio, o una mano. Ascolta i consigli di tutti. Poi decidi tu. Così puoi sbagliare per conto tuo e non darai la colpa a nessuno.
4. Non potrai fare a meno di… Storie da raccontare. Se le cerchi le trovi ovunque, non solo nelle favole, dico. Le trovi nei film, nei libri, nei ricordi, sui giornali, in una vecchia foto. Persino nella tua giornata di lavoro, se le cerchi bene. Le storie nutrono e fanno diventare grandi.
5. Il mio motto per i momenti disperati… “Non è mai troppo tardi per farsi un’infanzia felice”. La citazione è di Tom Robbins e me la sono cucita addosso. Essere genitore significa un sacco di cose importanti: anche saper tornare bambini.