Elisa è mamma di Margherita e Cecilia ed ha aperto il suo blog, Mestiere di Mamma, nel 2009. Il suo è il racconto di una famiglia ecologica alla ricerca di uno stile di vita più sostenibile, di post in post. Di se stessa dice: “Non ho ancora smesso di sognare perché sono una mamma”. Ecco i suoi consigli per voi.
1. Non sottovalutare il sonno, lo stress, gli scleri, la stanchezza, ma anche la possibilità di chiedere aiuto. Io sono una che cerca di arrangiarsi nelle cose: l’unica persona a cui davvero chiedo aiuto di solito è mio marito, ma purtroppo quando le bimbe erano appena nate lui era in una situazione lavorativa che non gli permetteva di essere molto presente. Un incubo finito, per fortuna, ma che mi è pesato. Quando una mia amica di vecchia data un giorno che avevo Cecilia (le seconda) nata da qualche settimana è passata a casa mia e si è messa a cucinare una crema di verdure mi son sentita anche un po’ scema (oltre che strafelice!): perché non l’ho chiamata prima!
2. Non sopravvalutare le tue forze (vedi sopra) e il tuo/a primogenito/a. Nei giorni in cui ho partorito la seconda, la mia prima bimba (che non aveva ancora due anni sembrava una zietta premurosa e attenta: niente pianti, niente capircci, niente risvegli notturni. Pareva quasi comprensiva come se sapesse che in fondo è anche un po’ dura: mamma stava partorendo una sorellina. Niente di più sbagliato! Certo, le è bastato poco per rientrare nei ranghi e scatenarsi in tutta la sua gelosia, ma anche ora mi ritrovo a sopravvalutare soprattutto la mia pazienza e il mio savoir faire: invece pensare sempre a soluzioni alternative per risolvere le situazioni difficili dovrebbe essere il mantra delle mamme, perché limita gli scleri!
3. Se hai bisogno d’aiuto mio marito: lui c’è, sempre! Se non c’è fisicamente ci sentiamo e mi rincuora sempre. Ma anche le amiche, ne ho di speciali. Una mia amica (non quella del passato di verdure, un’altra!) in un periodo in cui ero stressatissima da bimbe, lavoro, nido etc, si è offerta di stirare le nostre cose. Non stiriamo molto, giusto le camicie e qualcos’altro e lei lo ha fatto per quasi un anno ed è stata provvidenziale, davvero un pensiero in meno e tanta, tantissima gratitudine. E poi la rete per me è stata di grande aiuto nei momenti bui (pochi, per fortuna).
4. Non potrai fare a meno di adesso… del web: è stata la mia arma di liberazione. Grazie al web mi sono reinventata un lavoro che amo e faccio con grande passione e ho trovato la mia ricetta di conciliazione. Dopo varie vicissitudini ho trovato la mia strada e ora lavoro come freelance, da casa. Seguo molti progetti anche diversi tra loro ma accumunati dai temi dell’ambiente. E poi il web è il mio sfogo comunicativo, ho conosciuto persone splendide (poi confermatesi tali anche nella realtà) e soluzioni a mille situazioni in cui avevo bisogno (ricette, idee, notizie… ) tutte le cose utilissime per le mamme!
5. Il mio motto per i momenti disperati Keep calm and smile on…. Ho il sorriso facile per fortuna: mi innervosisco facilmente e altrettanto facilmente me la faccio passare, grazie a dio! La maternità va presa seriamente, ci mancherebbe! Ma anche con una buona dose di ironia, altrimenti il sonno mancato non ti ci fa uscire viva!