Il blog di Paola si chiama La Margherita e il Lappio e racconta le cronache di una famiglia fiorita. Paola ama fare giardinaggio con tacchi di 12 cm e questo vi basti per intuire le mille sfumature che la definiscono. Lavora nella moda ma ogni sera scappa in collina. E scrive un blog per lasciare un segno a suo figlio Francesco, mentre crescono insieme seminando.
I fiori rappresentano per lei il filo d’Arianna che lega vita, umori, sentimenti, anime e il suo fiore preferito è la margherita, perfetta nella sua semplicità.
Anche il lappio è un fiore molto comune che a primavera cresce nei campi accanto ai papaveri e rappresenta, nel linguaggio dei fiori, l’amore infantile perché, da che mondo è mondo, i bambini lo raccolgono per farne un mazzetto da donare alle mamme.
I rapporti sono come giardini da coltivare, no? Seguite i suoi consigli per una splendida fioritura.
1. Non sottovalutare
La stanchezza. Assolutamente. Quando ci si sente troppo stanche, bisogna riposare. Senza vergogna. Inutile dire: “è solo un momento”. No. Lasciate perdere le pulizie in casa, le cose extra tipo “devo stirare TUTTI i bavaglini”…no, il bavaglino va bene anche stropicciato e così anche altre cose.
Insomma, se si hanno anche solo due minuti per riposare o per dedicarsi ad un hobby rilassante (o che fa star bene), bisogna prenderli al volo. Valgono ORO.
2. Non sopravvalutare
I 1000 consigli che vengono dati. Insomma, so che non dovrei scriverlo proprio qui (!), ma intendo dire che i consigli vanno accettati e immagazzinati nella memoria, ma poi quel che conta è la propria esperienza, è il proprio bambino, la propria testa. Ogni gravidanza, ogni puerperio sono casi a sé e per questo solo una mamma sa davvero cosa serve al suo bambino, se ha sonno, fame, sete. Affidandoti agli esperti per le cose più importanti, agisci quotidianamente facendoti guidare dal tuo istinto e da quel sesto (forse settimo?) senso che solo una mamma ha nei confronti dei propri figli.
3. Se hai bisogno d’aiuto
Urlaaaaa!!! Fatti sentire, pretendi aiuto, ascolto, tempo. Non aspettare di essere troppo stanca e non vergognarti se nella tua testa ci sono domande che sembrano banali. Sarai una mamma, nulla sarà più banale.
4. Non potrai fare a meno di…
Qualcosa che sia solo tuo. Un libro, una passeggiata, un giro di shopping, un hobby. Non abbandonare ciò che ti piace: il modo per continuare a coltivare le tue passioni c’ è. Forse il tempo non sarà più molto come prima, ma lo puoi/devi trovare perché è davvero troppo importante non smettere di volersi bene e dedicarsi del tempo.
Io, per esempio, non ho mai abbandonato i miei fiori, che amo profondamente.
5. Il mio motto per i momenti disperati
“Paola, non smettere di sognare”.
E così, la notte, mentre non riuscivo a riprendere sonno tra una poppata e l’ altra, sognavo ad occhi aperti.
Non tolgono la stanchezza, certo, ma i sogni aiutano a cambiare punto di vista. E, credetemi, in certi momenti, il cambio di prospettiva è vitale!